Ristrutturazione torre campanaria
Siamo stati contattati da Mons. Paolo Zovatto nel 2016 per valutare la possibilità di intervenire sulla torre campanaria, che si presentava affetta da muffe e priva di effetti pittorici e decori che la valorizzassero.
Dopo vari incontri e sopralluoghi con il progettista, nella persona dell’arch. Stefano Forte e sempre con la supervisione dell’onnipresente Mons. Paolo Zovatto, abbiamo delineato insieme un progetto d’intervento di ricomposizione delle facciate.
Il primo step è stato l’esecuzione di una serie di campionature preventive, da sottoporre alla Sovraintendenza per la sua approvazione, con particolare attenzione alla scelta dei materiali da impiegare, individuati tra le soluzioni più naturali e compatibili, per inserirsi nel miglior modo possibile nel contesto storico del campanile e del Duomo.
Importante è stata l’assistenza fornita dai tecnici di importanti aziende del settore quali la Sikkens e Rapid Mix che si sono messi a disposizione del progettista e della nostra azienda per delineare il miglior ciclo di intervento da adottare.
Per l’esecuzione dei lavori, una particolare attenzione è stata riservata alla messa in sicurezza del campanile, con l’installazione di un ponteggio e la creazione di un’area di cantiere che rispettasse tutte le normative previste in materia. Si è provveduto, quindi, all’idrolavaggio delle facciate, facendo ricorso a dei materiali all’acqua per l’eliminazione di muffe e muschi, tipo Alpha Desinfector.
La fase successiva, la più delicata di tutto l’intervento, si è basata scrupolosamente sul rilievo e sul progetto che l’architetto ha redatto per ridare al campanile una identità che si era persa nel tempo. Per la rasatura delle facciate e ricomposizione dei conci alla base e sui quattro angoli della torre, sono stati impiegati materiali con diverse granulometrie (Ecoin ed Ecoras), ma tutti a base di calce naturale.
La fase finale prevedeva una equilibratura cromatica delle rasature eseguite utilizzando fondi e pitture naturali ai polisilicati (ciclo Alpha Supraliet) per le facciate e protettivi silossanici (ciclo SI 30) per le parti in pietra.
Uno degli aspetti che ci ha dato maggiori soddisfazioni di tutto l’intervento è stato quello di riportare in evidenza l’antica bifora risalente al 1400, che ora è possibile ammirare di nuovo.
Per valorizzare anche di notte la nuova veste della torre, sono stati installati dei corpi illuminanti a led, a basso consumo, con delle linee dedicate e con accensioni intelligenti, per minimizzare gli sprechi.
Category Ristrutturazioni Esterne
Date 10 Agosto 2018